Siti interessanti e distanze
Macerata: 28 km
Tolentino: 19 km
Fermo: 42 km
Riserva naturale Abbadia di Fiastra: 18 km
Autostrada (A14 -Raccordo Autostradale Tolentino-Civitanova Marche): 46 km
Stazione Autobus San Ginesio: 3 km
Aeroporto Falconara: 79 km
Stazione ferroviaria Macerata: 28 km
Un pacchetto vacanza completo per il tuo viaggio
San Ginesio
San Ginesio fu uno dei Comuni più importanti della Marca di Ancona (XIII-XIV secolo) fino al suo ingresso nello Stato Pontificio. Conserva quasi completamente la struttura medievale e le mura, in mattoni e pietra, costruite tra il XIV e il XV secolo, sono di grande bellezza.
È sede di impianti sportivi all’avanguardia, soprattutto campi da tennis, dove vengono organizzati eventi di grande richiamo. È uno dei Borghi più belli d’Italia; dal 2002 è Bandiera Arancione ed è Comune Amico del Turismo itinerante.
Per maggiori informazioni: http://turismo.comune.sanginesio.mc.it/
Da non perdere
La Collegiata, che domina la piazza principale del centro storico, piazza Gentili, presenta una particolarissima facciata: la parte bassa risale alla primitiva costruzione romanica mentre la parte alta, del 1421, decorata come un fine merletto, è esempio unico nelle Marche di stile gotico fiorito.
Per maggiori informazioni: http://www.museionline.info/tipologie-museo/collegiata-di-san-ginesio
San Ginesio viene chiamato Balcone dei Sibillini in quanto dai punti più alti del centro storico, ed in particolare dal giardino pubblico di Colle Ascarano, si può ammirare un panorama molto vasto che va dai Monti Sibillini al Monte Cònero.
Parchi e Natura
La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, nata nel 1984, ha lo scopo di proteggere il territorio circostante l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, monastero cistercense fondato nel 1142.
Questo complesso, completamente visitabile, è molto importante per lo studio della storia medievale relativa al monachesimo in quanto è ben conservato e ancora attivo grazie alla presenza di alcuni monaci. L’area, di circa 1800 ettari, conserva quasi intatta una campagna che mostra ancora le tracce del lavoro dei monaci, con ampie aree coltivate e molte case coloniche, alcune delle quali ancora abitate da famiglie di contadini che lavorano la terra rispettando le tradizioni di una volta.
Particolarmente interessante è la Selva di circa 100 ettari, residuo di un bosco antico molto più grande, ricca di vegetazione tipica che ospita, tra l’altro, i caprioli, simbolo della Riserva Naturale. Altri ambienti suggestivi sono il fiume Fiastra e il laghetto Le Vene. Sono possibili itinerari di vario genere ma tutti facilmente accessibili.
Distanza dalla Villa: 15 minuti
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, istituito nel 1993, comprende la catena dei Monti Sibillini, la cui cima più alta è il Monte Vettore con i suoi 2476 metri, e il territorio circostante che tocca la Provincia di Macerata, quella di Ascoli Piceno, di Fermo e quelle di Perugia e Terni in Umbria. Vi si possono trovare circa 1800 specie floristiche, 50 specie di mammiferi e 150 di uccelli.
Non meno importanti sono i centri storici, le rocche, i castelli, le abbazie e le chiese del territorio. Molte sono anche le leggende legate al regno della Sibilla, da cui i monti prendono il nome, e ai luoghi più misteriosi del Parco come il lago di Pilato. Il Parco cerca di salvaguardare l’identità naturalistica, storica e culturale favorendo però anche uno sviluppo economico compatibile con le caratteristiche del territorio e con le sue tradizioni.
Distanza dalla Villa: 30 minuti
Percorso Abbazie
Abbazia delle Macchie (San Ginesio)
Non si conosce la data di fondazione di questa abbazia che nel XIII secolo risulta avere ancora i suoi abati e un ricco patrimonio fondiario che viene gestito anche con l’intervento delle autorità di San Ginesio. L’architettura del complesso abbaziale è molto cambiata in seguito ad una ristrutturazione nel 1658, durante la quale la facciata fu sopraelevata aggiungendo un timpano curvilineo. Ancora riconoscibili la decorazione del portone centrale e tracce di un rosone, oggi tamponato, del periodo romanico.
Abbazia di Chiaravalle di Fiastra (Tolentino-Urbisaglia)
L’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra e il territorio che la circonda è sintesi perfetta di fede, architettura e natura. Fu fondata nel 1142 da un gruppo di monaci che arrivavano dall’Abbazia cistercense di Chiaravalle di Milano.
La chiesa, grande esempio di arte romanico cistercense, si presenta maestosa ma essenziale, quasi completamente priva di affreschi e decorazioni, secondo quello che era lo spirito dei cistercensi.
Percorso Rocche e Castelli
Camerino
La Rocca da Varano di Camerino: secondo alcuni documenti esistente già nel XIII secolo, fu costruita su un’aguzza rupe a stratificazioni oblique, in posizione dominante rispetto alla vallata sottostante.
Fu in parte sistemata nel XIV secolo da Giovanni da Varano. Oggi i resti della Rocca, dominati da un’alta torre, sono stati restaurati e sono utilizzati come sede di mostre sull’artigianato locale.
Urbisaglia
La Rocca d’Urbisaglia: il Comune di Tolentino controllò Urbisaglia dal 1296 fino al 1566, con poche interruzioni, e, tra la fine del XV secolo e l’inizio del successivo, fece costruire la Rocca. Essa, a forma trapezoidale con quattro torrioni agli angoli con il fronte sud-ovest più esteso rispetto a quello nord-est.
Durante la costruzione furono inglobate rovine di epoca romana e la base del mastio di una fortificazione del 1200. All’interno la Rocca è attrezzata con feritoie, caditoie e bombardiere per la difesa.
Castelraimondo
Il Castello di Lanciano: si trova inserito in un grande parco molto suggestivo. Nacque come Rocca, voluta da Giovanni Da Varano nel 1382, per proteggere il confine nord orientale di Camerino.
Nel 1489 fu trasformata in abitazione signorile da Giovanna Malatesta, moglie di Giulio Cesare Da Varano. Successivamente la proprietà passò a diverse famiglie nobili ed infine nel 1754 fu acquistato dalla famiglia Bandini. Il marchese Alessandro Bandini restaurò ed ampliò il complesso, arricchendolo di arredi, quadri e oggetti della famiglia. Di grande interesse per le loro decorazioni sono: la Galleria al primo piano e il Salone delle feste.
Caldarola
Il Castello di Pallotta: si trova in posizione dominante rispetto al paese, è ricordato in alcuni documenti già nel IX secolo. Passato attraverso diverse vicende dinastiche, nel 1270 fu semidistrutto inseguito ad una lotta tra Camerino e San Severino e dopo un breve dominio di San Severino passò ai duchi Da Varano.
Dal 1450 fu affidato dal Papa ai conti Pallotta e nel 1590 fu trasformato da struttura militare a dimora signorile dal cardinale Evangelista Pallotta. Il Castello ha ospitato molti personaggi, tra cui papi e regine e molte stanze mantengono ancora gli arredi originali. Sono conservate all’interno una raccolta di armi che vanno dal XV al XVIII secolo, e alcune carrozze con relativi finimenti del XIV e XVI secolo.
Tolentino
Castello della Rancia: sul posto esisteva, nel XII secolo, una “grancia”(da cui il nome Rancia) dei monaci Cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra.
Nel 1354 iniziò la trasformazione in fortificazione militare per conto dei Da Varano di Camerino che erano divenuti proprietari della costruzione cistercense. Il Castello, di forma quadrangolare, è dominato dall’alto mastio a nord ovest. La cinta è in gran parte merlata ed attrezzata per la difesa con caditoie, feritoie e bombardiere.
Nel corso dei secoli i terreni attorno il Castello sono stati luogo di varie battaglie, tra cui la più famosa è quella avvenuta nel 1815 tra le truppe di Gioacchino Murat e l’esercito austriaco.
Tutti i castelli distano circa 20 minuti da Villa Casa Nostra.
Eventi
La provincia di Macerata presenta tante diverse possibilità di divertimento culturale: dalla lirica al teatro, dalle rievocazioni storiche ai momenti di ricca enogastronomia.
I tanti piccoli teatri incastonati nei borghi medievali, il maestoso Sferisterio, le piazze e le strade dei centri sono lo scenario ideale di eventi indimenticabili.
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